L'illusione meritocratica – Evento concluso
Presentazione libro con l'autore Francesco Codello (Valdobbiadene 1953), filosofo e pedagogista, è stato insegnante e dirigente scolastico, nonché fondatore della Rete dell'educazione libertaria e membro della European Democratic Education Community.
- https://informagiovani.comune.pordenone.it/citta/vivi/associazioni-online/associazioni/circolo-emiliano-zapata-1/lillusione-meritocratica
- L'illusione meritocratica
- 2025-09-26T20:45:00+02:00
- 2025-09-26T23:00:00+02:00
- Presentazione libro con l'autore Francesco Codello (Valdobbiadene 1953), filosofo e pedagogista, è stato insegnante e dirigente scolastico, nonché fondatore della Rete dell'educazione libertaria e membro della European Democratic Education Community.
- Quando 26/09/2025 dalle 20:45 alle 23:00
- Dove Circolo "Emiliano Zapata"/Biblioteca "Mauro Cancian" via Ungaresca, 3B - Pordenone
-
Contatto
Lino
339-6812954 - Web Segui l'evento su Facebook
- Aggiungi l'evento al tuo calendario iCal – Google Calendar
- Questo evento è stato segnalato dall'associazione Circolo "Emiliano Zapata"
Valorizzare i meriti (e penalizzare i demeriti): è questa oggi la filosofia prevalente. Ma pur essendo evocata da tutti gli schieramenti politici e da ogni gruppo professionale, la meritocrazia non è solo un'impraticabile illusione ma è soprattutto una nuova forma per giustificare la disuguaglianza sociale.
Suadente e accattivante, la parola meritocrazia pervade ormai ogni discorso.
Ripetuta come un mantra salvifico in ogni contesto sociale e professionale, oggi appare come l'unica opzione che possa affrancarci dal clientelismo e dalle sue disastrose conseguenze. Ma davvero il merito (termine quanto mai ambiguo) e l'ossessione valutativa che comporta ci offrono una via d'uscita?
Nient'affatto, risponde Codello, perché la visione meritocratica è non solo irrealizzabile, in quanto basata su premesse false (la parità delle condizioni di partenza), ma anche indesiderabile, in quanto trasforma la disuguaglianza da fatto sociale a dato naturale. L'idea di fondo è infatti che ognuno di noi - chi ce la fa e chi non ce la fa - occupi nella piramide sociale il posto che «si merita»: un riconoscimento inappellabile e interiorizzato che porta i «vincenti» a ritenere giustificato il proprio potere e i «perdenti»
ad accettare la propria discriminazione.
L'idea meritocratica si configura dunque come il trionfo del «governo dei migliori» da un lato e della «servitù volontaria» dall'altro. In definitiva, una sofisticata riproposizione del principio di disuguaglianza.
Suadente e accattivante, la parola meritocrazia pervade ormai ogni discorso.
Ripetuta come un mantra salvifico in ogni contesto sociale e professionale, oggi appare come l'unica opzione che possa affrancarci dal clientelismo e dalle sue disastrose conseguenze. Ma davvero il merito (termine quanto mai ambiguo) e l'ossessione valutativa che comporta ci offrono una via d'uscita?
Nient'affatto, risponde Codello, perché la visione meritocratica è non solo irrealizzabile, in quanto basata su premesse false (la parità delle condizioni di partenza), ma anche indesiderabile, in quanto trasforma la disuguaglianza da fatto sociale a dato naturale. L'idea di fondo è infatti che ognuno di noi - chi ce la fa e chi non ce la fa - occupi nella piramide sociale il posto che «si merita»: un riconoscimento inappellabile e interiorizzato che porta i «vincenti» a ritenere giustificato il proprio potere e i «perdenti»
ad accettare la propria discriminazione.
L'idea meritocratica si configura dunque come il trionfo del «governo dei migliori» da un lato e della «servitù volontaria» dall'altro. In definitiva, una sofisticata riproposizione del principio di disuguaglianza.
Orario
apertura ore 20:30Costo
Entrata liberaIn caso di brutto tempo
L'iniziativa è al coperto